VENERDI' SANTO - Processione dei Misteri

A Santo Spirito, nella serata del Venerdì Santo, dalla Chiesa dello Spirito Santo parte la processione dei Misteri, composta da sole quattro Immagini Sacre che sono, nell' ordine in cui sfilano: l' Ecce Homo, Cristo Morto, l' Addolorata ed il Legno Santo.
Con la sola eccezione dell' Ecce Homo, questa processione può considerarsi una piccola copia della processione di Gala che, in contemporanea e con una maggiore durata, si svolge nella vicinissima Bitonto.
Le analogie sono molteplici e vanno dalla tipologia della "culla" del Cristo Morto e delle candele intorno alla Addolorata (a Santo Spirito però sono elettriche) alla foggia degli abiti dei portatori.
Questi infatti, tranne quelli del Legno Santo in tunica bianca, indossano il caratteristico "stifelius" che è una peculiarità delle processioni della Settimana Santa di Bitonto.
Inoltre anche il repertorio di marce funebri eseguito al seguito del corteo processionale è praticamente identico a quello che accompagna i simulacri bitontini.
Questo è ovviamente la conseguenza, come già detto nella Introduzione, degli strettissimi rapporti che da sempre Bitonto e Santo Spirito hanno avuto, i cui effetti ancora oggi si palesano in occasione dei tradizionali riti della Settimana Santa.
L' atmosfera che si crea attorno a questa processione dei Misteri è particolare: le statue procedono lentamente, quasi al buio, avvolte da un silenzio assoluto; l' atteggiamento dei portatori delle Sacre immagini è austero, solenne, quasi ieratico.
Si sentono solo le preghiere delle donne della Associazione di Maria SS. Addolorata; all' occasionale spettatore esterno, proveniente dalle realtà viciniori, sembra quasi di entrare in un' altra dimensione, in un' altra epoca, quando le processioni della Settimana Santa attraversavano le vie del paese tra il massimo rispetto e devozione da parte di chi assisteva al lento incedere dei "personaggi della Passione".
Il momento più toccante è senz' altro la "ritirata", allorquando le statue rientrano in Chiesa dopo essere state girate di faccia al popoplo e le devote al seguito, ai lati del portone di ingresso del tempio, si inginocchiano e cantano, accompagnate dalla banda, l' inno "La Desolata" ... che è ovviamente quello cantato a Bitonto.